LEARNING AGILITY

SVILUPPARE LEARNING AGILITY

IL LEARNING COACHING PER GESTIRE LA COMPLESSITA’ E ABBRACCIARE IL CAMBIAMENTO

Al passo con il futuro

Nel libro Al passo con il futuro. Come sopravvivere all’incredibile accelerazione del mondo l’allora Direttore del MIT Medialab Joi Ito e Jeff Howe parlano delle importanti evoluzioni che investono il mondo della scienza, della tecnologia, dell’economia. Nel testo gli autori espongono i nuovi principi che dovrebbero guidare il pensiero e l’azione in questo processo di trasformazione caratterizzato dal paradigma di:

  • Asimmetria (il caso delle start-up che sfidano e battono i colossi),
  • Complessità (siamo in un sistema interconnesso dove le classiche categorie di causa-effetto non sono più sufficienti)
  • Incertezza (non è possibile fare previsioni per determinare le probabilità di successo/insuccesso di un’iniziativa)

Uno dei principi guida fondamentali è che l’Apprendimento batte l’Istruzione.

Del resto anche il Word Economic Forum cita Apprendimento Attivo e Strategie di Apprendimento come seconda tra le 10 competenze più importanti per emergere nell’arena economica di oggi e domani.

La spinta alla digitalizzazione ci sta inoltre rivelando sempre di più che le competenze acquisite oggi, magari dopo un lungo studio, rischiano di essere obsolete già domani quando saremo chiamati ad acquisirne di nuove. Per questo le aziende stanno mettendo in atto strategie di upskilling e reskilling nei confronti dei propri collaboratori.

Cosa distingue l’Apprendimento Attivo dall’Istruzione? E perché è tanto importante?

L’istruzione è quello che le altre persone fanno per te, l’apprendimento è quello che tu fai per te stesso

Lo dice Joi Ito in un suo Ted Talk.

L’istruzione presuppone una trasmissione di conoscenze dall’esperto al non esperto in un certo lasso di tempo necessario. La premessa è che ci sia bisogno di documentarsi e di memorizzare prima di poter fare e sperimentare.

Volendo usare un’immagine: è come se una persona non potesse camminare senza prima aver scaricato una serie di mappe e aver studiato il percorso nei minimi dettagli. In questa visione ci dimentichiamo che abbiamo un cellulare con un navigatore, wikipedia che ci racconta cosa incontriamo lungo il percorso e una connessione internet tramite cui contattare le persone che possono aiutarci in caso di necessità.

Quindi, una persona che parte senza preparazione, portando con sé gli strumenti giusti, “improvvisando” e imparando lungo il cammino è molto più probabile che arrivi e che arrivi prima a meta rispetto a chi ha assunto un principio “Istruzione”.

Fuor di metafora: sviluppare un Apprendimento Attivo e una Strategia di Apprendimento ci consente di agire più velocemente, di imparare dall’esperienza, di confrontarci con gli altri, di “contaminarci” con altri approcci e visioni del mondo.  Significa sfruttare il vantaggio dell’intelligenza collettiva!

E in un contesto veloce e imprevedibile come quello in cui ci troviamo le persone devono prendere decisioni e risolvere problemi senza avere tutte le informazioni a disposizione, senza aver il tempo di fare chissà quali piani di azione strutturati.

È evidente quindi che ciò su cui è più importante investire non è tanto l’acquisizione del sapere, ma l’agilità di apprendimento (Learning Agility).

Il ruolo del Learning Coach

Ai ruoli tradizionali di Docente, Formatore etc. è sempre più importante affiancare figure quali quella di un Learning Coach.

Ogni processo di apprendimento ha infatti un impatto su diversi livelli dell’individuo, non solo sul piano cognitivo, ma anche e soprattutto sul piano emotivo. Ogni processo di apprendimento è legato anche a un dis-apprendimento: implica superare la paura di abbandonare abitudini e convinzioni disfunzionali per esercitare il coraggio di uscire dalla propria zona di comfort e abbracciare nuove e più funzionali abitudini e convinzioni.  

Il Learning Coach non è un esperto dei contenuti e il suo compito non è di fornire risposte, ma di fare delle buone domande che innanzitutto suscitino il desiderio di intraprendere un percorso di crescita.

Il Learning Coach affianca sia la persona che l’organizzazione.

Nei confronti della persona aiuta a sviluppare un orientamento alla crescita continua e all’aggiornamento dei propri saperi, convinzioni, capacità. In particolare, se rivolgiamo la nostra attenzione ai manager, ci rendiamo conto di quanto siano sollecitati da una realtà in continuo cambiamento e da un’esigenza di rivedere costantemente il proprio stile di leadership, acquisendo nuovi comportamenti.

ll Learning Coach affianca l’organizzazione perché punta a sviluppare la sua Learning Agility e quindi l’apprendimento costante di nuove competenze.

Il Learning Coach costruisce quindi insieme al management delle esperienze ingaggianti che stimolino l’auto-direzione nell’apprendimento e quindi la responsabilità e l’autonomia del soggetto nello scegliere i propri obiettivi e le proprie strategie di apprendimento.

In epoca post Covid-19 questo concetto di diventa ancora più cruciale. Come lo smart-working ha liberato il lavoratore dai classici vincoli spazio-temporali, allo stesso modo il self-directed learning libera il discente dai classici corsi frontali dalle 9 alle 18 (corsi costruiti su un principio Istruzione più che su un principio Apprendimento).

Il Learning Coaching riporta quindi al centro la persona, restituendole la gestione e il controllo del proprio processo formativo.

Learning Organization: Il caso Blockbuster vs. Netflix

Su un piano ancora più profondo il Learning Coaching aiuta l’organizzazione a trasformarsi in una Learning Organization: un’organizzazione apprendente che crea le condizioni per un cambiamento costante al suo interno. Questo significa gettare le basi per il consolidamento e lo sviluppo del proprio business, supportando l’impresa nell’avere uno sguardo sempre rinnovato, nell’osservare le cose da altre prospettive e nell’aprirsi a nuove visioni del mondo.

Avete presente la storia di Blockbuster e Netflix?

È la storia di come un modello di business completamente nuovo e rende obsoleto il modello di business di chi non abbraccia l’innovazione.

Blockbuster è stata per vent’anni leader di mercato nel noleggio di videocassette e dvd. Aveva più di 9 mila negozi in tutto il mondo, 87 mila collaboratori, ma nel 2012 sono falliti. Le ragioni di questo fallimento sono state attribuite alla concorrenza di Netflix che ha reso obsolete le videocassette in favore dello streaming.

Tuttavia, se adottiamo un’ottica coaching, ci rendiamo conto che c’è sempre una nostra sfera di responsabilità in ciò che ci accade. Possiamo quindi affermare che le vere ragioni del fallimento sono attribuibili all’incapacità di Blockbuster di guardare “oltre” verso il mercato, di cambiare la propria “mappa”, accettando un aggiornamento radicale dei processi e delle competenze.

Apprendimento, Coaching e Cambiamento

L’Apprendimento continuo (Learning Agility) si rivela quindi una leva strategica per sopravvivere alla incredibile accelerazione del mondo (per riprendere il sottotitolo del libro citato all’inizio dell’articolo).

Una leva strategica quindi per gestire la complessità.

Il Learning Coach non istruisce ma lavora sullo sviluppo di un Growth Mindset: una mentalità aperta al cambiamento, che accoglie l’errore come un feedback e abbraccia le sfide come occasione di miglioramento.

Il Learning Coach è un professionista che ha lo sguardo costantemente rivolto verso una mancanza, perché la conoscenza per definizione non si dà ma si ricerca costantemente e il sapere non si infonde da fuori ma si lascia emergere da dentro.

Apprendimento e coaching del resto sono da sempre strettamente legati. La parola inglese coach significa carrozza e richiama al concetto di passaggio da stato presente a stato desiderato. Si tratta di intraprendere un cambiamento ed ogni processo di cambiamento è anche inevitabilmente un processo di apprendimento.

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